Successo ieri al Tempio di Apollo, per la compilazione dei questionari sull’affido condiviso. I tempi sono maturi per un vero cambiamento. Tante le presenze anche politiche.

Ottima risposta della popolazione ieri al Tempio di Apollo, per il questionario proposto dall’associazione MDM, per la revisione della legge sull’affido condiviso. Oltre alla tanta gente comune anche la presenza di alcuni esponenti politici cittadini, che hanno compilato il loro questionario, tra i tanti l’avvocato Paolo Ezechia Reale, l’ex assessore Dario Tota e  Cosimo Burti. Un momento di riflessione su una problematica, che diventa sempre più presente nel territorio nazionale, e che necessita di un’assoluta riforma. Tra le presenze anche l’assessore Alessandra Furnari, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, che nonostante non condivida la linea Pillon è voluta essere presente , compilando il questionario (non per niente definita da noi l’assessore preferito) , e dialogando con i ragazzi dell’associazione tra cui il responsabile provinciale Salvo Cavarra, in un interessante scambio di opinioni che ha trovato la sintesi in una necessaria riforma della legge sull’affido condiviso, che vada nell’interesse dei minori e dei figli in generale. La compilazione del questionario aveva il solo scopo di attenzionare alcuni punti sulla separazione, il divorzio e l’affido dei figli, in cui chiunque  poteva rispondere in totale libertà. Questi questionari potranno essere una forma di aiuto  ai 4 disegni di leggi presenti in Parlamento che vertono su questa problematica, tra cui il più famoso quello Pillon, che aldilà dei contenuti specifici che in buona parte dovranno essere rivisti, ha avuto il grande merito di focalizzare un grande problema sociale, quello dei padri massacrati dalle separazioni e usati come bancomat.

Noi di Siracusando, non sposiamo nessun decreto legge, ma sposiamo l’idea che una riforma in tal senso sia necessaria, una riforma che oltre a tutelare le donne, tuteli anche i padri. In un sistema paritario che spesso è chiaramente squilibrato. Non mi dilungo sulle ovvietà della tutela della donna contro ogni violenza che questa possa subire perché lo trovo scontato, per chi come noi è per una tutela assoluta, ma questa tutela deve essere paritaria, per cui noi siamo per togliere la potestà genitoriale  ai padri e mariti violenti ma siamo anche per togliere la potestà genitoriale alle madri che denunciano violenze inesistenti al solo scopo di eliminare la figura paterna dalla vita di un figlio. Solo liberandosi dai paraocchi di una ideologia precostituita si arriverà ad una soluzione equilibrata, che forse non è il Pillon ma sicuramente non è quell’atteggiamento femminista estremo che ha caratterizzato il fenomeno degli ultimi decenni. Come sempre dovrebbe vincere il buonsenso ma non sempre è così.

Il successo di partecipazione alla compilazione di questo questionario evidenzia che i tempi sono maturi per un cambiamento, che ci auguriamo possa condurre ad un sistema equilibrato che vada nell’interesse reale del minore e dei figli.

S. BELLIO