Il consigliere comunale Trimarchi: Cassibile dice BASTA e un NO assoluto al Villaggio per l’accoglienza dei braccianti extracomunitari stagionali che l’amministrazione Italia sta per fare nascere nel nostro territorio”

Ieri incontriamo il consigliere comunale Tonino Trimarchi per una chiacchierata davanti ad un caffè e parte subito lo sfogo del giovane consigliere per l’imminente realizzazione a Cassibile di un “Villaggio” per l’accoglienza degli extracomunitari lavoratori come braccianti stagionali.

Oggi pomeriggio, infatti, in prefettura si siglerà un protocollo di intesa tra il comune con il sindaco Francesco Italia ed il prefetto Luigi Pizzi, nel quale il comune metterà a disposizione l’area (ex impianto di depurazione di Cassibile) e il pagamento delle utenze, e la prefettura metterà a disposizione 17 unità abitative prefabbricate da 10 ospiti ciascuna , e 6 unità di servizi, per un Villaggio che potrà accogliere fino a 170 extracomunitari.

Questa è la risposta del consigliere comunale a questa iniziativa:

“Dico no, categoricamente no a questa iniziativa, farò di tutto per contrastarla sia in consiglio comunale, anche se ultimamente l’amministrazione sembra infischiarsene del parere del consiglio comunale, sia nel territorio. E’ un’iniziativa stupida, pericolosa, inutile, e va nella direzione opposta alle intenzioni della stessa. Dicono che la vogliono realizzare per migliorare le condizioni di vita dei migranti e per contrastare  il fenomeno del caporalato non capendo che invece le peggiorano e alimentano lo stesso caporalato. Chi sfrutta queste persone, si nutre delle loro necessità e del bisogno. Il caporalato e lo sfruttamento va contrastato svegliandosi alle 5 di mattina e fermando i camion che passano per la raccolta degli “schiavi” sottopagati e sfruttati e realizzando controlli continui sul territorio e sulle campagne, se questi soggetti fossero pagati regolarmente non avrebbero bisogno di BIDONVILLE ma potrebbero affittarsi delle case come tutti quanti , come gli oltre 500 residenti extracomunitari integrati nella comunità cassibilese. Francesco Italia con questa iniziativa alimenta il caporalato non certo lo contrasta. VENGA ALLE 5 DI MATTINA E FERMI QUEI CAMION DELLO SFRUTTAMENTO, così si contrasta il caporalato.

Cassibile e i cassibilesi sono un territorio ed un popolo accogliente ma quando vuoi fare entrare due litri di acqua in una bottiglia di un litro, la bottiglia scoppierà. Spero che le mie parole non saranno mai profetiche, ma qualcuno dovrà prendersi delle responsabilità nel caso possa scoppiare qualche contrasto sociale. Inoltre, voglio ricordare che qualche anno fa la Croce Rossa fece una tendopoli a Cassibile e fu fatto un censimento dove emerse che su 130 lavoratori solo 20 erano impiegati nelle campagne di Cassibile, questo  fa capire quanto possa essere stupido concentrare tutti in una zona, in cui viene anche più facile il reclutamento per il caporalato oltre a mettere un peso sociale non indifferente tutto in un’ area già allo stremo e a ridosso di Fontane Bianche che dovrebbe avere tutt’altra vocazione.

Basta. Dico basta, nell’individuare Cassibile come unica area dove  accogliere queste povere persone, o si fa una vera campagna di salvaguardia dei loro diritti (lotta vera al caporalato e al pagamento di quanto gli spetta) e per cui le Bidonville diventano inutili perché potranno affittarsi più dignitosamente delle case, oppure si deve procedere ad  una distribuzione territoriale degli stessi , tra Siracusa, Avola , Noto, Pachino e zone interessate. Essere accoglienti è giusto ma anche per fare il bene ci vuole il buonsenso altrimenti fai solo peggio e sei connivente con il male stesso.”

Noi raccogliamo lo sfogo del consigliere Trimarchi e lo abbiamo voluto trascrivere per sollecitare questa amministrazione a valutare anche altre strade, a volte quella più semplice non sempre è quella più giusta , perché le argomentazioni addotte dal consigliere mi sembrano sensate e senza nessun fondo razzista, ma anzi vanno nella direzione del buonsenso e del bene comune e generale.

S.BELLIO