Il Post su facebook che inchioda Granata, vittima della sua stessa SPOCCHIOSITA’. Tutto dentro l’articolo.

FACCIAMO LA PREMESSA CHE IN CUOR NOSTRO SPERIAMO CHE LE FORZE DELL’ORDINE SI SIANO SBAGLIATE (ANCHE SE MOLTE CONSIDERAZIONI VANNO OLTRE AL FATTO IN SE’).

Ieri  scoppia il caso, che parte da un articolo di Benanti sui Fatti, ripreso subito da noi e si allargano le voci nello stupore generale. Infatti la  bufera si abbatte  sulla mostra Ciclopica dopo il sequestro di due sculture attribuite al Maestro Alberto Giacometti ma ritenute dei “falsi” dai Carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa. Resta la speranza che magari ci sia stato un errore delle forze dell’ordine, ma sembrerebbe che le prove siano importanti. Il reato sarebbe gravissimo , falso e  falsificazione e aggiungo io presa per il culo ai siracusani e a tutti i visitatori della mostra.

Questo il comunicato del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale :

I militari dell’Arma hanno eseguito accertamenti preventivi che, avvalendosi dell’ausilio degli archivi della “Fondazione Giacometti”, con sede a Parigi, hanno permesso di raccogliere inequivocabili indizi in ordine alla presunta falsità delle due opere di arte contemporanea esposte: 
– scultura in bronzo dal titolo “Nudo in piedi”;
– scultura in bronzo dal titolo “Donna che cammina”;
entrambe, allo stato, risultate copie illegali con firma falsificata, non corrispondenti a quelle presenti nelle edizioni autorizzate. 
Le sculture in sequestro, affidate in custodia giudiziale presso l’area espositiva, sono a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, al cui vaglio sono stati sottoposti gli esiti dell’attività di polizia giudiziaria svolta.

Ma di chi la colpa di tutto ciò? Perché Granata è considerato il responsabile di tutto questo?   Velocemente analizziamo i fatti.

E’ lui a volere la delibera di concessione per tre anni dell’ex convento San Francesco a Sicilia Musei del suo amico  Gianni Filippini, lui ha glorificato “Ciclopica” e le opere esposte vantandone il valore internazionale e mettendola come medaglia al valore del suo lavoro, e sopratutto lui si è opposto sbeffeggiando stampa, comunicazione varia e il consiglio comunale che gli chiedevano la revoca della convenzione in quanto realizzata senza una gara ma per sua unilaterale iniziativa, mettendoci lui la faccia, operazione definita da molti ai limiti del regolare.

Granata deve dimettersi, ma prima deve strappare la convenzione con Sicilia Musei, non tanto per il fatto in sé già gravissimo ma per l’arroganza e spocchiosità con cui gestisce tutto. Arroganza e spocchiosità che leggiamo in questo post di alcuni giorni fa sul suo Facebook, in cui tira in ballo anche il Sindaco Francesco Italia (che di responsabilità in questa faccenda ne ha parecchie).

Questo il post corredato da foto, che come vedete riportava anche le due opere in questione cerchiate in rosso.

“…oggi ho accompagnato molti viaggiatori a Ciclopica e ho ricevuto grandi complimenti anche da personalità della cultura nazionale.
Tutti si chiedevano dove avessi preso le risorse per tutto questo e alla mia spiegazione che non spendiamo un euro ma come Amministrazione incassiamo una cospicua somma sono rimasti molto colpiti…magari potrei invitarli al prox Consiglio Comunale o passargli certa “rassegna stampa”…per sbalordirli del tutto…e “raccontargli” Siracusa…
vero Francesco Italia ? ????”

Prende per il culo stampa e consiglio comunale che gli chiedevano un passo indietro per la revoca della convenzione con Sicilia Musei. Caro Granata ma a queste personalità della cultura nazionale glielo diciamo che due opere , tra le più importanti della mostra erano probabilmente false? Allora sì che ci faranno i complimenti. Caro Granata chiediamo scusa alla stampa e alla comunicazione in generale? Chiediamo scusa al consiglio comunale? Chiediamo scusa ai cittadini siracusani? Granata ne siamo certissimi non sapeva che quelle due opere probabilmente erano false, come eravamo certissimi  che l’arroganza con cui conduce quell’assessorato lo avrebbe portato a sbattere sulle sue stesse spocchiosità.

Per primi per questa faccenda abbiamo chiesto le sue dimissioni, successivamente anche il Movimento Progetto Siracusa dell’avvocato Reale , ma le invochiamo perché questa città non può essere trattata così, perché questa città necessita di rispetto. Che fiducia potrà avere questa città sulle decisioni, spesso unilaterali, di Granata da adesso in poi? La cosa pubblica non è cosa propria. Il sindaco Francesco Italia dichiara che il comune se fosse accertata la falsità delle due opere si costituirà parte civile in un eventuale processo , ma sarebbe come fare un processo a se stesso, un consiglio comunale intero all’unanimità aveva detto che quella convenzione era un errore, la comunicazione tutta lo diceva, ma si deve sempre sbattere per capire? Non chiediamo per adesso  le dimissioni di Francesco Italia, perché è solo vittima della fascinazione di Granata, ma spero che dopo questa sberla si svegli e chieda lui per primo le sue dimissioni e se non arriveranno sia lui stesso a toglierli la delega. Tutto questo nel nome del popolo Babbeo siracusano che si è rotto le scatole di subire comportamenti arroganti e irresponsabili.

Noi abbiamo sempre detto di Granata cosa pensavamo, nel bene e nel male. Lo avevamo battezzato Granocchio, ci ha pure minacciato di querela, senza noi ben capire il motivo,  ma in quel Granocchio c’era pure dell’affetto, perché Pinocchio alla fine era simpatico a tutti, ecco forse in effetti avevamo sbagliato, lui non è Pinocchio perché è sempre meno simpatico a tutti.

Dimissioni e revoca immediata della convenzione con Sicilia Musei… anche se chiedere scusa al popolo siracusano sarebbe cosa primaria.

P.s se avete il biglietto conservatelo, richiedete il rimborso. E pretendete le scuse.

S. Bellio