E ci toccò difendere Reale, contro la politica del ”Lui è peggio di me”. Leggete l’articolo.

Vogliamo dire la nostra dopo le uscite di ieri dell’avvocato Paolo Ezechia Reale che sintetizziamo così:

  • Mangiafico e Ricupero. La loro scelta di schierarsi con il Sindaco, e contro il proprio movimento, è un tradimento degli ideali e dell’impegno profuso dagli altri 30 candidati e da tutti i sostenitori di Progetto Siracusa. Sono come Razzi e Scilipoti, non è necessario aggiungere altro.
  • Mario Bonomo e Gaetano Cutrufo. “Maltrattati durante una campagna elettorale falsa e violentae segnalati al Prefetto come “impresentabili” e dati in pasto all’opinione pubblica, oggi le donne e gli uomini di Amo Siracusa costringono chi li offendeva e li denunziava ad elogiarli ed a scodinzolare ossequioso al loro cospetto.
  • Fabio Granata. Quella che per gli ex impresentabili è metamorfosi, per Fabio Granata è nemesi, destino beffardo. Caro Fabio, quegli “impresentabili”, anche se oggi li chiamate “responsabili” perché sono diventati vostri alleati, sono le stesse identiche persone fisiche che appena l’anno scorso tu hai segnalato al Prefetto e contro le quali hai mobilitato stampa ed opinione pubblica benpensante. Proprio sui loro voti oggi si poggia, ironia della sorte, il tuo nuovo assessorato alla “legalità”. Trova il tempo per farti una domanda e darti una risposta.

Dopo queste dichiarazioni, parte l’attacco su tutti i fronti contro l’avvocato Reale, senza nessuna difesa nemmeno da parte della coalizione a suo sostegno. Un uomo solo contro tutti.

Premettiamo che ritengo che la campagna elettorale dell’avvocato Reale sia stata la peggiore possibile che si poteva organizzare sotto tutti i punti di vista e che al netto delle future decisioni del Tar (che dovranno essere rispettate e daranno delle risposte importanti ma siamo certi non parleranno di ballerine varie ma non per questo non potrebbero annullare il tutto) per la campagna elettorale la vittoria di Italia è stata meritata.

Fatta questa doverosa premessa, se il leader di un movimento si lamenta che due suoi consiglieri eletti nella sua lista invece di fare opposizione decidono di passare con la maggioranza considerando questo un tradimento personale e anche elettorale, non capisco cosa abbia detto di così sconvolgente. E non capisco cosa ci sia di così sconvolgente nel sottolineare l’atteggiamento ambiguo e in parte masochistico di  un movimento che era stato additato come contenitore di impresentabili da molti nel centro sinistra (questa è storia, basta farsi un giro su google e andare a leggere gli articoli del tempo) e con il primo accusatore Fabio Granata che presenta una lista di IMPRESENTABILI al prefetto, lista che sembra essere scomparsa dalla prefettura, ma ho la sicurezza che qualcuno la tiene bene in caldo conservata.

Voglio aggiungere io, che una parte del centro sinistra contro Amo Siracusa (anche se non direttamente) aveva DI FATTO proposto un ricorso (respinto) al Tar prima e al CGA dopo, per impedire l’assegnazione del 5% a questo movimento cosa che avrebbe fatto scattare il premio di maggioranza a Francesco Italia e alle sue liste a discapito principalmente di Amo Siracusa.

La cosa che più mi ha sorpreso, sono le risposte alle accuse di REALE, che quasi mai entrano nel contenuto ma si basano su un concetto oramai diffuso in politica del “ma tu sei peggio di me”. Questo modus operandi in politica vi è stato sempre anche se con toni contenuti ma ormai ha preso piede grazie a quel “allora il PD” dei grillini, i quali ogni volta che venivano accusati di incapacità, invece di spiegare le proprie ragioni rispondevano e “allora il PD? Come dire ”noi siamo scarsi ma chi c’era prima lo era ancora di più”. Questa è la politica di oggi.

In questo gioco accusativo forse solo Michele Mangiafico non ci è cascato cercando di dare delle risposte al suo passaggio, non molto comprensibili, ma almeno non si è buttato nel giochino del lui è peggio di me.

In campagna elettorale siamo stati particolarmente spigolosi con Reale, lo siamo stati perché quello che lui non capiva era che gli impresentabili maggiori non erano quelli che erano nelle liste della sua coalizione (qualcuno evitabile c’era), ma i veri impresentabili erano coloro che gli giravano intorno, che poi sono quelli che oggi tacciono e lo lasciano da solo e alla fine a difendere Reale, per onestà intellettuale ci è toccato a noi, colpiti da uno strano effetto crocerossina.

Ormai passare da una parte all’altra della barricata politica è diventato normale. È diventato quasi giusto, è diventato responsabile. Ce lo dobbiamo ricordare per le prossime campagne elettorali in cui inizieranno ad insultarsi per poi governare assieme. Ce lo dobbiamo ricordare e ve lo ricorderemo.

S. BELLIO