“Sistema Siracusa”, Garozzo, Open Land, Zito, Princiotta, Zappulla e i soldi dei siracusani

Garozzo contro Open Land. E Zito, Princiotta e Zappulla ?

Ricordando che Garozzo è il rappresentante legale della città, per cui si potrebbe scrivere , la città contro Open Land.

La fotografia di quest’articolo, non vuole screditare l’operato generale di ognuno dei soggetti coinvolti o nemmeno esaltarne le qualità ma vuole soltanto fare un ragionamento che focalizzi l’attenzione solo e soltanto sulla faccenda in questione.

Quando svolgi un’attività politica è nella normale funzione del tuo mandato opporti, pensarla diversamente, denunciare l’inattività o eventuali scorrettezze. Ma quando eserciti queste funzioni (o non le eserciti per lo stesso motivo) per andare a favore di chi sta provando a rovinare economicamente una comunità, quella non è più opposizione ma è aver perso il punto di vista del bene della collettività.

La cosa che ci fa veramente incazzare, più del fatto in sé (che di suo è estremamente grave), è la totale disattenzione dell’interesse collettivo a favore di un ritorno personale d’immagine, di consenso e visibilità. Fare opposizione a qualsiasi cosa, schiararsi col diavolo anche contro ogni ragionevole dubbio basta che se ne parli o meglio basta che si butti fango contro qualcuno (il tuo nemico). Poco importa che ti stai schierando contro chi chiede, e non al Sindaco di Siracusa, ma a tutti i cittadini siracusani oltre 20 milioni di euro. Voglio ricordare che il popolo del web insorse (in verità più da dietro le tastiere che nelle piazze) per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali che rappresentavano una spesa annua di circa 800 mila euro, e di nessuna rivoluzione si è parlato contro chi ha tentato di rubarci nel modo più schifoso oltre 20 milioni di euro. Quale sarebbe per cui la colpa di Zito, Princiotta e Zappulla? Di essere stati inermi (il primo) e di tifare per chi ci voleva fare questo scippo (gli altri), di altro non vogliamo neppure parlare, almeno per adesso, ma non riusciamo a spiegarci come si possa tifare e in taluni casi anche stringere rapporti particolarmente stretti con chi voleva rubare ad un intera comunità oltre 20 MILIONI di euro.

Su questa faccenda tutte le forze politiche, e ripeto tutte, sarebbero dovute essere accanto al Sindaco, qualsiasi nome e colore politico esso avesse avuto, per tutelare gli interessi dei siracusani.

Brevemente e senza particolari approfondimenti (anche perché credo che in linea di massima l’idea ormai l’abbiamo tutti abbastanza chiara)  cercheremo di spiegare  cosa successe sotto l’amministrazione Visentin, di cui per un periodo anche la signora Princiotta fu assessore, anche se in verità il pasticcio fu più una faccenda di uffici tecnici che politica, almeno per quanto ci è dato sapere.

In seguito alla progettazione del centro commerciale Fiera del sud, venne fatta richiesta al comune delle autorizzazioni di rito per procedere alla stessa, in prima istanza questa venne respinta, in seguito alla sostituzione del dirigente Borgione a favore di Mauro Calafiore che invece annullò il respingimento. Successivamente il comune revocò ulteriormente il permesso. La ditta Frontino in seguito ai danni che ritenne di aver subito per i tempi di attesa chiese un risarcimento. Tutta la faccenda giudiziaria venne gestita da quello che ora viene detto “Sistema Siracusa”, tra cui il magistrato Longo, l’avvocato Amara, l’avvocato Giuseppe Calafiore e i periti e CTU Salvatore Pace e Mauro Verace, che a vario titolo sembrerebbe indirizzarono il tutto verso la condanna del comune di Siracusa e un risarcimento danni alla ditta Frontino di oltre 20 milioni di euro. Questa è la cronaca spicciola di quello che è accaduto.

Notizie delle ultime ore pare che la nuova CTU, Marcella Caradonna, abbia depositato una relazione che vedrebbe il comune di Siracusa, dover risarcire Open Land di oltre 6 milioni di euro, nella scia dello stesso procedimento, che parrebbe essere stato palesemente e illecitamente taroccato. E’ chiaro che ora la faccenda diventa anche processualmente complessa, in quanto il comune di Siracusa chiederà l’annullamento di condanna, e a sua volta un risarcimento danni, per una storia che si prospetta infinita.

Ora passiamo al vero motivo di quanto ci fanno incazzare i politici e gli amministratori di questa città.

Quando una città è sotto attacco e gli chiedono oltre  20 milioni di euro, creandone un possibile disastro socio-economico, tutte le parti della città devono solidarizzare con chi l’amministra, qualsiasi sia il colore politico. Senza sé e senza ma. Non si deve, e non si può sostenere chi sta tentato di distruggerne il futuro.

Che il Sindaco di Siracusa Garozzo non fosse particolarmente amato dall’onorevole Zito, dalla sua amica Simona Princiotta (amicizia più volte ribadita dalla stessa) e dall’onorevole Zappulla è cosa risaputa da anni, ma questa faccenda sarebbe dovuta andare chiaramente oltre qualsiasi diatriba personale e politica perché vedeva coinvolti gli interessi economici e sociali di 130 mila abitanti.

Il Sindaco Giancarlo Garozzo.

Il Sindaco Garozzo, in questa vicenda, svolge il compito che credo qualsiasi sindaco al suo posto avrebbe dovuto svolgere. Difende la città. Si trova suo malgrado coinvolto in una situazione ereditata dalla vecchia amministrazione e cerca in tutti i modi di impedire un collasso finanziario dell’ente, e soprattutto ribadiamo il peso di quei 20 milioni di euro lo avrebbe subìto ogni singolo cittadino. Si oppone a qualsiasi tentativo di risarcimento che alla luce di quanto emerso sarebbe stato chiaramente e palesemente inventato. Non daremo nessuna medaglia al sindaco per questa faccenda, la sua posizione è in linea con quella che il  codice civile definisce come  la condotta del buon padre di famiglia. Ma dobbiamo riconoscergli anche un certo coraggio e determinazione.

 

L’On. Stefano Zito.

In realtà non entra mai in maniera chiara e trasparente in questa faccenda prendendo una posizione netta e decisa, è forse questa la vera colpa che gli rivolgiamo. Ma voglio attenzionare due momenti che riguardano lui e il movimento 5stelle.

Il 9 ottobre 2015, il movimento 5 stelle siracusano prende su un articolo della Civetta giornale Online (http://www.lacivettapress.it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=920:open-land-m5s-su-immobili-sanati-possibili-solo-le-manutenzioni&catid=60&Itemid=191), una netta posizione che in realtà anche alla luce di quanto oggi emerso, credo  dettasse in maniera chiara e senza troppi dubbi le motivazioni per cui non dovessero essere concesse le autorizzazioni alla ditta Frontino “…L’immobile condonato non può essere fatto oggetto di ristrutturazione attuata mediante demolizione, totale o parziale, e ricostruzione…  giacché con la demolizione… l’immobile condonato non esiste più nella sua conformazione originaria e quindi si perdono i benefici derivanti dal condono”. Questa mi sembra una posizione chiara e decisa del movimento 5 stelle anche se verso la fine dell’articolo in verità l’onorevole Zito dichiara di voler approfondire maggiormente  l’aspetto legislativo. Fino a qui, almeno il movimento, comunque prende una linea abbastanza chiara.

Come riporta SiracusaTimes del 13 dicembre 2015, l’on. Zito rivolge un interrogazione all’Ars su questo tema specifico, in cui non prende nessuna posizione sulla questione ma in sostanza dice che se i funzionari e dirigenti del comune hanno sbagliato paghino loro. Alla luce di ciò oggi, il comune di Siracusa dovrebbe chiedere un mega risarcimento danni all’ex dirigente Mauro Calafiore, ma questo è un altro argomento.  Nello stesso articolo però si specifica che lo stesso Onorevole (13 dicembre 2015) ha iniziato un’ attività di verifica direttamente presso gli uffici competenti per stabilire se questa vicenda e gli atti che l’hanno accompagnata durante il percorso siano in regola con l’ordinamento giuridico. Onorevole Zito (sono trascorsi oltre 2 anni)   ma quanto tempo ci vuole per venire in possesso di questi atti? Come mai non ha fatto denuncia se qualcuno le ha fatto opposizione nell’averli? O se li ha ottenuti a che conclusioni era arrivato e come mai non le ha mai comunicate? Qualcuno o qualcosa gli ha impedito di comunicarle? Poche domande semplici solo per la trasparenza. Nessuno l’accuserebbe mai, lei ha preso 18 mila voti e noi la consideriamo un Genio, non sappiamo quanti soldi pubblici per interventi di qualsiasi tipo  è riuscito a dirottare per questa provincia nei 5 anni di mandato regionale precedente, ma non penso molti (anche se in vero in buona compagnia) e con una campagna elettorale estremamente low cost (e qui tanti suoi colleghi rosicano)  riesce  a prendere 18 mila voti, lei deve essere per forza un Genio. Non ci quereli il nostro è solo un ragionamento e siamo poveri, ma quando vuole qui lei troverà tutto lo spazio che desidera per esprimere le sue opinioni come abbiamo fatto noi adesso, e soprattutto aspettiamo le risposte alle nostre domande.

La consigliera Simona Princiotta.

Poco ci importano le beghe personali col sindaco e il suo modo di fare spesso poco ortodosso, ognuno è come è, e ne risponde alla sua coscienza e per chi fa politica, al popolo. Ma  una cosa non possiamo dimenticare in tutta questa vicenda, che un amministratrice di questa città si schieri in maniera così palese contro la città stessa. Come quasi a godere degli oltre 20 milioni di euro che ogni cittadino siracusano avrebbe dovuto contribuire a pagare. Dimenticandosi che in questa faccenda non avrebbe pagato Garozzo ma I CITTADINI SIRACUSANI. Quello non glielo possiamo perdonare. Odi il sindaco? Fagli la guerra se vuoi, ma difendi gli interessi della collettività. Su questa faccenda nessuno doveva schierarsi contro. Abbiamo provato a ricostruire i tanti passaggi sull’argomento della consigliera, in effetti sono troppi da poterli inserire tutti, ma seguivano sempre la stessa linea di pensiero che possiamo riassumere così:  1) lo schierarsi in modo palese con chi ci chiedeva un risarcimento milionario alla città, 2)   Garozzo ha sbagliato, 3) il comune paghi, 4) è scarso l’avvocato che ha scelto il comune, 5) il mio avvocato (Giuseppe Calafiore)  che è lo stesso della ditta Frontino è il numero uno.

Partiamo da un video presente in rete,  preso da youtube, in cui la consigliera spiega chiaramente, in una seduta del consiglio comunale del 29 aprile 2015,  che l’ex dirigente  Borgione non capisce nulla avendo negato l’ autorizzazione e che tutti quelli che invece poi  l’autorizzazione l’hanno data sono dei geni e ironizza sulle capacità professionali dell’avvocato del comune  Nicolò D’Alessandro,  che perde una causa cosi facile (https://www.youtube.com/watch?v=plNQ6Teyp6E ). Alla luce di quanto emerso nemmeno Perry Mason avrebbe potuto vincere quella causa, signora Princiotta , ammetterlo, almeno questo,  sarebbe segno di intelligenza.

In rete si trovano le innumerevoli attestazioni di stima anche in maniera forte e decisa nei confronti dell’avvocato Giuseppe Calafiore , cosa che in sé non mi stupisce più di tanto, ci può anche stare, ma quell’intervista in cui le chiedono come mai abbia scelto proprio l’avvocato Calafiore fa girare lo stomaco anche a me che ho il pelo sulla pancia “Una cosa è certa, sono convinta che quella di Calafiore è stata una ottima scelta perché, come si sa ,cura gli interessi opposti a quelli del sindaco e dell’amministrazione comunale nella nota vicenda del centro commerciale a Epipoli. Questo mi basta! “ da webmarte qutodiano on line (http://www.webmarte.tv/2016/10/14/siracusa-la-citta-non-merita-un-sindaco-puparo-e-coniglio/).  Cioè, tu scegli l’avvocato Calafiore come tuo legale perché sta conducendo Siracusa alla rovina finanziaria? Perchè cara signora Princiotta non erano gli interessi del  sindaco Garozzo in ballo nella faccenda dell’Open Land, ma erano gli interessi di 130 mila abitanti, tuoi concittadini. Nulla di personale signora Princiotta, forse in altre battaglie lei potrebbe avere percorso strade condivisibili o forse no, in alcune un giorno potremmo essere anche a  suo fianco, proprio perché non è un fatto personale il nostro ma è solo il frutto di un  ragionamento che ci ha condotto a queste considerazioni estremamente negative sul suo operato in questa storia. Almeno scusarsi verso la popolazione sarebbe un gesto apprezzabile a cui noi cittadini siracusani non siamo nemmeno abituati.

L’onorevole Zappulla .

Poco voglio dilungarmi sull’ Onorevole Zappulla, quasi sempre in totale linea con la consigliera Princiotta. Ma su una cosa più delle altre anche lui ci ha fatto incazzare.

Ascoltate la conferenza stampa sempre su YOUTUBE (canale siracusaonline) https://www.youtube.com/watch?v=jXX3jI1bnEQ , in cui l’onorevole Zappulla accusa sindaco e avvocati di totale responsabilità  per la perdita della causa contro Open Land e risarcimento consequenziale, ironizzando : “ma non era tutto sotto controllo?” , causa  che chiaramente non avrebbero mai potuto vincere in quanto truccata.  Ed inoltre che dice? ascoltate bene le parole : “mi chiedo se in questi due anni sono stati esperiti tentativi seri per aprire  un ragionamento con la società Open Land?” cioè il Sindaco di Siracusa avrebbe dovuto chiamare  l’avvocato  Calafiore e dirgli: “ma invece di 20 milioni di euro te ne do 10 e la chiudiamo lì?” Noi restiamo senza parole.

La città dovevate difendere, non L’ Open Land.

 

Abbiamo letto anche la risposta congiunta dell’onorevole Zappulla e della consigliera Princiotta alle parole del Sindaco che a vario titolo li accusava nella sua conferenza stampa. Risposta che in sintesi possiamo riassumere in queste parole: “Perché, se è vero che c’è stata l’associazione a delinquere che ipotizzano, allora vuol dire che ne esistono due parallele che meritano lo stesso tipo di indagini. Ho paura, che sia solo una guerra di potere ad altissimi livelli in cui, in questo momento, la banda che è più forte ha segnato un punto”. In sintesi una guerra interna tra procure.

Noi questo non lo sappiamo e non lo possiamo sapere, ma su una cosa siamo certi che quella parte di procura che avete sempre lodato e per la quale avete sempre simpatizzato, rappresentava il marcio totale e lo schifo estremo di una comunità, perché ci ha tolto pure l’ultima speranza, quella della giustizia onesta e giusta. Da oggi la frase “la giustizia faccia il suo corso” assumerà un significato molto diverso. Non si tratta di un errore giudiziario, già grave di per sé, ma di una banda di criminali che avevano deciso che un’intera popolazione avrebbe dovuto arricchire le loro belle vite.

                                                                                             S.Bellio