Quando a Siracusa negli anni ’80, Piazza Adda era il punto di ritrovo di un’intera generazione di ragazzi.

Negli anni ’80, i giovani avevano un solo punto di ritrovo a Siracusa e questo posto si chiamava Piazza Adda. Tutto girava intorno a quella piazza, soprattutto nelle ore pomeridiane fino a tarda sera. Erano gli anni della sala giochi Milleluci, del panino da Poldo (che è sopravvissuto lì,  fino a pochi anni fa), della casa del frullato e delle attività commerciali che offrivano di tutto. Erano gli anni del “ci vediamo in Piazza”, e quella piazza era chiaramente Piazza Adda, delle comitive, in cui tutti ci si conosceva in un modo o nell’altro. Erano gli anni degli amori, e anche molti matrimoni oggi sono figli di quella piazza. Erano gli anni del motorino  “Sì”  se eri figo, del “Bravo” se eri alternativo, del “Ciao” se eri sfigato, della “Vespa” se ne capivi. Erano gli anni in cui anche se non avevi una Lira sapevi dove andare a trovare i tuoi amici e passare un pomeriggio a non far nulla ma era bello lo stesso. Era una piazza democratica in cui trovavi di tutto e tutti i ceti sociali, ma ognuno faceva la propria selezione. Anche i lati della piazza, o le postazioni varie avevano un’identità precisa, ognuno aveva la sua piazzola. Erano gli anni in cui non esisteva l’aperitivo bastava un gelato Algida. Erano però  anche gli anni della droga, in cui si moriva tanto di droga, e l’unica piazza per lo spaccio era sempre Piazza Adda. Tutti conoscevano gli spacciatori, che con l’eroina facevano affari d’oro, ma se eri un bravo ragazzo li evitavi come la peste, ma anche molti bravi ragazzi ci cascavano e molti di loro non potranno leggere questo articolo. Erano gli anni del post  boom economico, in cui tutti stavamo meglio, non esistevano negozi “cinesi” e le attività commerciali erano ricche. Erano gli anni in cui vestire firmato ti faceva figo, in cui per non essere sfigato dovevi avere quel jeans o quel giubbotto. Erano gli anni dei Punk e dei Paninari. Quanti di noi hanno un ricordo legato ad un episodio o ad una intera adolescenza intorno a quella piazza, io credo tutti.

Questo fenomeno durò per tutti gli anni ’80 e poi senza un vero motivo andò a finire, sempre meno giovani si riunivano intorno a quella zona, fino a quando la piazza si svuotò, già a metà degli anni ’90 a piazza Adda non si riuniva più nessuno. Non ricordo che ci fosse stato un vero motivo, ma così fu.

Quella Piazza era magica, era trasgressiva, era dolce, era anche violenta. Sicuramente è stata un pezzo della vita di molti di noi.

S. Bellio