Lettera sulle CARTELLE PAZZE, al responsabile dell’ufficio tributi di Siracusa, Dottor Rosario Pisana, in attesa di una sua risposta.

Caro Dottor Rosario Pisana, le scriviamo questa nostra letterina da cittadini attenti, da un lato per dirle grazie per il tentativo che l’ufficio tributi sta facendo per recuperare una buona parte di tributi evasi con la speranza che la favoletta che dice “pagare tutti per pagare meno” finalmente si realizzi e magari da quest’anno, l’amministrazione ci faccia pagare meno Tari o ci abbassi le aliquote di qualche tributo ( ci crediamo poco ma la speranza è l’ultima a morire).

Ma dall’altro lato questa nostra letterina ha lo scopo non tanto di denuncia ma principalmente di segnalazione, nel caso che non vi foste accorti, che il numero di cartelle pazze è probabilmente fuori controllo, cosa grave sia dal punto di vista di un possibile danno erariale ma anche di un principio di giustizia giuridica ma soprattutto morale, dato che una parte di cittadini queste cartelle pensando che siano dovute poi le pagano. Vogliamo aggiungere che la nostra segnalazione non va contro i dipendenti dell’ufficio tributi, a cui dato anche il fatto che sono sotto organico (non lo diciamo noi questo, ma loro stessi) va data probabilmente una medaglia, in quanto  crediamo che la responsabilità di questi errori non sia principalmente da imputare a loro ma al “sistema” che per qualche motivo funziona male e creando le cartelle pazze poi li costringe a lavorare il doppio, per cui il nostro intervento non è accusatorio nei loro confronti ma anzi tende a tutelarli. Per cui è inutile che qualcuno li inciti a protestare contro il nostro articolo, dopo 5 giorni dall’uscita, la cosa era sfacciatamente organizzata, ma invece cercate di trovare una soluzione per provare a sanare ed impedire che altre cartelle pazze possano giungere a casa dei cittadini. Qualcuno ci scriveva che noi di tributi non ne capiamo nulla, ma non credo che devi essere Einstein per saper contare le cartelle pazze.

Fatta questa doverosa premessa, Le chiediamo di sapere il numero esatto di istanze di annullamento in autotutela che sono giunte al comune di Siracusa nel 2019 fino ad oggi, Le chiediamo di sapere il numero di ricorsi presentati dai contribuenti in sede giudiziaria contro il comune in tutto il 2019 fino ad oggi, le chiediamo di sapere in quanti il comune si è costituito e ha vinto, Le chiediamo di sapere se riuscite a rispondere entro i 60 giorni alle istanze di annullamento delle cartelle in autotutela, cosa che non è un obbligo legale ma etico sì, in quanto rispondere negativamente dopo i 60 giorni impedisce al contribuente di fare ricorso in altre sedi. Sono poche domande, di cui onestamente sappiamo già le risposte, ma ci farebbe piacere averne conferma dalla sua autorevole persona.

Il dato che ci preoccupa come anticipato nel nostro articolo è quello dei cittadini che vedendosi recapitata una cartella, la pagano anche se non dovuta. Fare cassa su questi cittadini la troviamo una cosa terribilmente iniqua e terribilmente squallida. Un dato statistico dice che almeno il 30% dei contribuenti possessori di una cartella pazza la paga, un 30% la ignora e il resto la impugna nei vari modi consentiti dalla legge (per cui dal dato dei vari ricorsi dovremo aggiungere anche questo 60% per capire l’ammontare degli errori).

Capire perché tutti questi errori, in un sistema tanto decantato, che prende informazioni da 60 banche dati, in cui gli errori principali sono, cartelle a gente morta, cartelle a gente che non abita da anni in un immobile, cartelle a gente che quell’immobile lo ha venduto, cartelle Tasi non dovute ecc ecc… Ci si collega a 60 banche dati e all’anagrafe del comune no? Ci si collega a 60 banche dati e al catasto no? E così potrei continuare all’infinito.

Noi le chiediamo solo due cose, aggiustare questo sistema a tal punto da ridurre al minino gli errori, ma soprattutto essendo che gli errori sono per lo più per categorie , avvertire queste categorie per le quali vi siete accorti dell’errore, avvisandoli di non pagare, annullandole voi d’ufficio le cartelle (senza aspettare il ricorso del cittadino)  e per coloro che le hanno pagate procedere all’immediato rimborso, crediamo che questo sia un atto di buona amministrazione, perché lucrare sull’errore non credo che sia una cosa che faccia onore a questa amministrazione.

Credo che il nostro Sindaco Francesco Italia che della correttezza morale tende a farne un mantra, non sia particolarmente contento che una parte delle entrate sia ottenuta in questo modo.

Per cui continuate Lei e il suo ufficio a scovare evasori (sia quelli in buona fede che quelli in malafede) ma fatelo con la giusta empatia e non solo con la ricerca dei numeri, perché poi i numeri sono impietosi anche quando vi contiamo il numero di cartelle pazze.

Pubblicheremo questa lettera come pubblicheremo una sua eventuale risposta.

Buon lavoro a lei e a tutti i lavoratori dell’ufficio tributi, che prima che lavoratori noi consideriamo cittadini.

Lo Staff di SiracusandoNews