Il pasticcio della riforma sul decentramento dell’amministrazione comunale. Sperando nel buonsenso del consiglio comunale.

Siamo siracusani e come tali un po’ tutti pensiamo di avere in corpo i geni di Archimede, insomma tutti ci sentiamo in un modo o nell’altro dei Geni. Ed eccomi spiegata la “geniale” sparata dell’assessore Moschella in un convegno del 16 Aprile organizzato dall’associazione “Valore Cittadino” che trattava anche di decentramento amministrativo.  Il nostro eroe presa la parola espone alla platea, la bozza che l’amministrazione Italia ha pronta per la modifica dello statuto comunale riguardante proprio gli aspetti delle defunte circoscrizioni e del decentramento in generale.

 Trattandosi di regolamento comunale questo dovrà in ogni caso essere approvato dal consiglio comunale, che spero abbia più buonsenso dell’amministrazione.

Tre sono le importanti novità proposte.

  • Accorpamento delle 9 attuali circoscrizioni per farle diventare 5.
  • Nomina dei rappresentanti di circoscrizione da parte del sindaco.
  • Annessione di tutte le zone balneari a Cassibile (dal tempio di Giove in poi)

 

Accorpamento delle 9 attuali circoscrizioni per farle diventare 5

Il progetto prevede che restando invariati gli attuali confini, diventino un tutt’uno le circoscrizioni  Acradina e Grottasanta, poi quelle di Epipoli-Tiche-Neapolis (solo quest’ultima espropriata dalle zone balneari), Santa Lucia e Ortigia, invariata Belvedere e Cassibile ampliata con l’annessione di tutte le zone balneari dal tempio di Giove a salire (Isola, Terrauzza, Plemmirio, Fanusa, Rrenella, Ognina compresa fontane Bianche che già la comprende).

Qual è lo scopo di tutto ciò? Per dirla da fighi è la cosiddetta “spending review”, per dirla alla Siracusando “pi sparagnari qualchi lira”, in realtà il risparmio ci sarebbe realmente. La riduzione di 4 circoscrizioni prevederebbe la chiusura di 4 uffici comunali di circoscrizione (anagrafe e annessi), con un importante risparmio soprattutto perché chiaramente verrebbero chiusi quelli in affitto. Inoltre, un risparmio sul personale che proporzionalmente sarà ridotto perché non più distribuito in 9 circoscrizioni ma in 5, anche in prospettiva di molti pensionamenti che grazie “alla quota 100” colpiranno in maniera importante anche il nostro comune.

Il comune risparmierà ma i cittadini qualche difficoltà la subiranno, in una città in cui il trasporto pubblico è praticamente nullo, per alcuni spostarsi diventa sempre un problema. Potrebbe capitare che un abitante in viale Tunisi per fare una carta di identità dovrà recarsi in via Italia 105, o uno di Epipoli non so esattamente dove. Bellissima la pantomima del potenziamento di questi centri che dovrebbero diventare polifunzionali, su cui non voglio entrare perché non voglio umiliarli, come bellissimo il parallelismo con le circoscrizioni di Roma che mi fa capire che non hanno idea di quello di cui parlano.

 

Nomina dei rappresentanti di circoscrizione da parte del sindaco.

Eliminati i consigli circoscrizionali elettivi, si vuole sopperire a questa mancanza, nominando dei delegati di quartiere, scelti direttamente dal sindaco, una sorta di vassalli del re che diventerebbero in questo caso vassalli del sindaco. Dovrebbero essere uno per circoscrizione ma qualcuno vocifera addirittura anche tre.

Grave la chiusura dei consigli circoscrizionali, ma sicuramente non imputabile all’ amministrazione comunale, ma a quegli altri geni della regione siciliana. È chiaro che sul territorio si sente la mancanza di chi era il primo interlocutore con i cittadini e una soluzione è giusto trovarla. Riteniamo poco produttivo che sia però il sindaco a nominarli (specifichiamo che dovrebbe essere a titolo gratuito), anche perché dietro ad alcune nomine potrebbe esserci qualche mancia elettorale e il delegato diverrebbe solo ed esclusivamente un vassallo del sindaco. Pensiamo che invece sia democraticamente più proficuo che sia il consiglio comunale a nominare i delegati di circoscrizione, con le modalità che riterranno più opportune (non possiamo fare tutto noi), spero che il consiglio comunale che ripeto dovrà approvare o modificare questo regolamento non si faccia fare questo scippo.

 

Annessione di tutte le zone balneari a Cassibile

 

Qui il nostro genio Moschella si supera e tira fuori la genialata assoluta che a molti presenti con il pelo sulla pancia, fa avere un sussulto.

A Cassibile saranno annesse tutte le zone balneari dal tempio di Giove in su, (Isola, Terrauzza, Plemmirio, Fanusa, Arenella, Ognina compresa fontane Bianche che già la comprende). Ecco un modo facile facile per suicidarsi. Se passasse questa modifica in consiglio comunale, entro un anno, Cassibile chiederebbe l’autonomia e con grandissima possibilità di ottenerla. Perché ne avrebbero le caratteristiche territoriali, di popolazione, storiche e paesaggistiche, avendogli a quel punto regalato qualche migliaio di cittadini e un territorio che comprenderebbe tutta la zona balneare, tra cui il Plemmirio e la Pillirina e forse anche il tempio di Giove. Tutto servito in un piatto non d’argento ma di Platino. Questa classe politica che ci governa ha la memoria corta o forse non conosce la storia di un passato non tanto remoto,  in cui Cassibile sfiorò la possibilità di ottenere l’autonomia.

Quale sarebbe la conseguenza per il comune di Siracusa? Oltre a perdere delle zone come detto importanti anche dal punto di vista territoriale, sarebbe una sciagura economica enorme, perché perderebbe circa il 70-80% delle entrare dell’IMU, cosa che metterebbe subito in ginocchio un bilancio già al collasso.

Moschella è una brava persona, si pone con la gentilezza e il candore di altri tempi, ma per fare certe riforme ci vuole gente meno gentile ma più consapevole della storia e delle esigenze del territorio. Qualcuno che magari venga dai consigli circoscrizionali o almeno dal consiglio comunale, qualcuno che ha annusato l’asfalto delle vie e delle viuzze cittadine e ne conosca anche i segreti più nascosti. Qualcuno che non sia populista ma popolano, qualcuno che sia cittadino e amministratore nello stesso tempo. Qualcuno che non faccia parte per forza della “Siracusa bene”, ma che faccia veramente il bene di Siracusa.

 

S. BELLIO