Quando Fontane Bianche negli anni 70-80-90 era il centro giovanile della Movida estiva siracusana e la vitalità di tutte le zone balneari di quegli anni.

Chi ha avuto la fortuna di vivere l’adolescenza di quegli anni, non si potrà mai dimenticare, la vitalità delle zone balneari, l’Isola, la Fanusa, l’Arenella e soprattutto Fontane Bianche.

Erano gli anni 70-80 quando intorno a Fontane Bianche, i ragazzi della Piazza Adda si trasferivano in massa nelle calde sere estive, a non fare nulla di particolare ma a vivere la vita di Comitiva. Il centro di ritrovo principale erano dei Portici (Il Frisio) all’ingresso di Fontane Bianche, dove c’erano alcuni negozi, che nelle ore serali diventavano il punto di ritrovo principale. Ma un po’ tutta Fontane Bianche prendeva vita la sera e con essa tutti i locali e tutte le vie. Erano gli anni delle seconde case e delle lunghe vacanze estive, chi possedeva una villa in quella zona era considerato VIP, ma  molti giovani partivano la sera da Siracusa città per trascorrere a Fontane Bianche  le serate. Siracusa dai primi giorni di Luglio fino a tutto Agosto si svuotava e quella diventava la succursale estiva di Piazza Adda. Infatti, di giorno si viveva la vita balneare e la sera la Movida casareccia di quel tempo, fatta di momenti di comunità, fidanzamenti estivi e  di vacanze spensierate senza l’angoscia della scuola del giorno dopo. Un punto cult di aggregazione degli anni 70-80.

Ma anche le altre zone balneari vivevano di luce propria, anche se a tempi alterni. Mi ricordo la vitalità della zona dell’isola intorno ad un locale che si chiamava Golden Schaum, o dell’Arenella soprattutto degli anni 90 grazie al comitato Pro Arenella, del compianto Bolognese, dove intorno soprattutto alla zona della Costa del Sole e ad un palazzetto (adesso totalmente abbandonato e anche pericolante)  in cui c’erano il  Bar Samoha, pizzerie, Supermaket, edicola, tutto il giorno e soprattutto la sera c’era una certa vitalità.

Ma tutte le zone balneari vivevano di un senso aggregativo giovanile che oggi sembra essersi smarrito.

Le motivazioni del perché pian piano quelle zone furono sempre più abbandonate dai giovani la sera, non ha una sola motivazione, ma molteplici. Il parallelo sviluppo di Ortigia spostò l’attenzione sull’isolotto anche in estate, i giovani persero sempre più il senso di aggregazione e quelle zone persero quella magica attrazione serale. Durante il giorno comunque quelle zone restano ancora vive.

Oggi la movida  si è spostata nella non vicinissima, ma bellissima Marzamemi, che è diventata il centro di attrattiva giovanile di questi anni.

Le zone balneari sono sempre più abbandonate al loro destino, nessun EVENTO organizzato da parte dell’amministrazione comunale, pochissimi servizi, pochissima attenzione. Il turismo balneare guarda verso Avola-Noto, Fontane Bianche durante il giorno riesce ancora ad attrarre un buon numero di turisti, ma la concorrenza meglio organizzata delle altre zone della provincia non fa prospettare un buon futuro.

A. VALENTI