Le Catacombe di Siracusa e la leggenda della scolaresca scomparsa

L’antica tradizione delle BUCHE in città risale al 220 D.C, quando buca dopo buca si raggiungevano queste aree sotterranee e con il rischio oggi che se prendi quella sbagliata ti ritrovi sdraiato in qualche tomba. Scherzi a parte, ci fa piacere mettere in evidenza una delle BELLEZZE spesso dimenticate della nostra città…LE CATACOMBE

 

Le Catacombe di Siracusa sono aree cimiteriali sotterranee risalenti all’Età antica, sia della prima età imperiale che del successivo tardo impero e considerate seconde per importanza ed estensione solo a quelle di Roma.

 A Siracusa furono costruite diverse Catacombe: quelle di San Giovanni, di Vigna Cassia e di Santa Lucia.

  • Le Catacombe di San Giovanni sono famose, secondo la tradizione, per aver ospitato nell’adiacente Cripta di San Marziano, primo vescovo di Siracusa, l’apostolo Paolo, il quale avrebbe predicato ai primi cristiani d’occidente. Marziano o Marciano nel 39 fu mandato da San Pietro da Antiochia a Siracusa per predicarvi il vangelo. Esse furono costruite tra il 315 e il 360 d.C. successivamente manomesse per la ricerca di corpi di Santi e tesori e sono le uniche aperte al pubblico ed esplorate totalmente. Sono situate nel zona di Akradina, nei pressi del sepolcro di san Marziano. La galleria principale, detta decumanus maximus, è ricavata da un antico acquedotto greco,le cui tracce sono visibili sulla volta. Inoltre dalla galleria si può accedere alle cinque tombe dei santi o dei martiri, zone più grandi, di forma circolare o quadrata, chiamate di Eusebio, di Adelfia, di Antiochia, delle Sette Vergini e Anonima.
  • Le Catacombe di Vigna Cassia, chiamate così dal nome del proprietario della vigna sovrastante al momento del ritrovamento, sorsero verso il 256 d.C.e presentano diverse tracce di antichi affreschi, esse sono collegate anche alle meno famose catacombe Santa Maria di Gesù. Anch’esse sono chiuse al pubblico (salvo aperture straordinarie eseguite da un’associazione turistica) e sono le più vaste di tutta la Sicilia.
  • Le catacombe di Santa Lucia risalgono al 220-230 d.C. in esse è presente un antico oratorio decorato con pitture bizantine. Queste catacombe sono le più complesse della città e le più estese. Il complesso è chiuso al pubblico, ma di particolare interesse è un sacello dell’VIII-IX secolo raffigurante i SS. Quaranta martiri di Sebaste, a testimonianza delle modifiche riportate in età bizantina e normanna.

La leggenda della scolaresca scomparsa

La leggenda della scolaresca scomparsa si tramanda da generazioni a tutti noi siracusani e non. In realtà non esiste né una data certa né una fonte storica che la certifichi ma per molti fu un fatto realmente accaduto. In realtà molti pensano che la scolaresca si fosse persa in una gita scolastica, in visita alle Catacombe, in cui imprudentemente si fossero spinti oltre i sentieri conosciuti, ma la vera leggenda dice altro.

La scolaresca si perse nei meandri delle catacombe entrandoci da quella che noi tutti siracusani 

conosciamo come “A rutta e ciauli”. Questa grotta è adiacente al monumento ai caduti (vedi foto).

 

 

 

 

 

La leggenda dice che quella grotta penetrava per lunghissimo tratto, all’interno. E si congiungesse con le numerose catacombe circostanti ( quella di Santa Lucia, quella di San Giovanni, quella di Vigna Cassia) o  almeno con qualcuna di esse. La cosa in se potrebbe avere un suo fondamento sia storico che geologico infatti è molto probabile che, in caso di pericolo, i primi cristiani, durante le persecuzioni , avessero avuto la possibilità di porsi in salvo fuggendo dalla catacombe e raggiungendo il mare attraverso questo sbocco di salvezza. Fatto sta che, ancora oggi, nonostante le numerose frane, essa penetra profondamente all’interno e vi si possono notare diversi lucernari o prese d’aria che in qualche modo potevano illuminare il lunghissimo percorso sotterraneo. E fu da lì che la scolaresca con il suo maestro entrarono per perlustrare la grotta da cui non fecero più ritorno, perdendosi in quel labirinto. La leggenda continua dicendo che fino a tutto oggi, in certe giornate, dalle catacombe si sentono in sottofondo urla di adolescenti.

Come tutte le leggende non sapremo mai quanto ci sia di vero, ma avendo approfondito la cosa abbiamo visto che una leggenda similare si narra per le catacombe di Roma e addirittura anche nell’anfiteatro romano  di Catania che si trova esattamente a Piazza Stesicoro.  

 

Detto questo vi invito a visitare le catacombe di Siracusa , per i pochi siracusani che non lo avessero ancora fatto, ma nello stesso tempo non mi allontanerei troppo dai luoghi delimitati come sicuri.

 

A. VALENTI